GIOCO D'AZZARDO
(4:12) (Paolo Conte) - © 1982


C´era fra noi un gioco d´azzardo
ma niente ormai nel lungo sguardo
spiega qualcosa,
forse soltanto
certe parole sembrano piano,
sono salate, sonno di mare
chissà, tra noi, si trattava d´amore...
 
Ma non parlo di te, io parlo d´altro
il gioco era mio, lucido e scaltro...
Io parlo di me, di me che ho goduto
di me che ho amato
e che ho perduto...
E trovo niente da dire o da fare...
Però tra noi si trattava d´amore...
 
C´era fra noi un gioco d´azzardo,
gioco di vita, duro e bugiardo...
Perchè volersi e desiderarsi
facente finta di essersi persi...
Adesso è tardi e dico soltanto
che si trattava d´amore, e non sai quanto…

MADELEINE
(4:54) (Paolo Conte) - © 1981


Qui, tutto il meglio è già qui,
non ci sono parole per spiegare ed intuire
e capire, Madeleine, e se mai ricordare…
tanto, io capisco soltanto
il tatto delle tue mani e la canzone perduta
e ritrovata
come un’altra, un’altra vita…
 
Allons, Madeleine,
certi gatti o certi uomini,
svanti in una nebbia o in una tappezzeria,
addio addio, mai più ritorneranno, si sa,
col tempo e il vento tutto vola via,
tais-toi, tais-toi, tais-toi…

Ma qualche volta è così
che qualcuno è tornato sotto certe carezze…
…e poi la strada inghiotte subito gli amanti,
per piazze e ponti ciascuno se ne va,
e se vuoi, laggiù li vedi ancora danzanti
che più che gente sembrano foulards…

Ma tutto il meglio è già qui, non ci sono parole…

FUGA ALL' INGLESE
(4:08) (Paolo Conte) - © 1982


Che ora fai? È un’ora inglese, si va,
agguanta la mia mano e ce ne andiamo…
tanto di noi si può fare senza,
e chi vuoi
che noti mai la nostra assenza…
Ah, ragazza, tu sei bella
ogni giorno di più…
non farti prender dalla sonnolenza
C’interessa, no, questa conferenza
che tanto il tempo passa
anche sotto ai sofà…

Sì che il tempo passa sotto ai sofà,
nemico numero uno
degli aspirapolvere di tutta città,
è là che lui tiene la sua accademia
sotto lo sguardo vitreo
dei bicchieri di Boemia,
e intanto il Comune
cambia colore ai tramways
è che la gente poi ci prende confidenza…
sì, ma di noi si può fare senza…
da-da-da-da-da-da-da-da-da-da…

È tutto un grande addio,
un giorno Gondrand passerà,
te lo dico io,
col camion giallo porterà
via tutto quanto e poi più niente resterà
del nostro mondo…
da-da-da…

La fuga nella vita, chi lo sa…
…che non sia proprio lei
la quinta essenza…
sì, ma di noi si può fare senza…
Sì, tanto il tempo passa anche sotto ai sofà…

SONO QUI CON TE SEMPRE PIÙ SOLO
(3:52) (Paolo Conte) - © 1974


Io e te senza parlare

Sono qui con te sempre più solo
sento crescere tutta l'estraneità
di due messi li in un brutto tinello marron
Non parlo no, scusa pardon
Quando parli tu e per giudicar
e la mia disgrazia per rinfacciar
siccome so già le banalità che ami tu
mi chiudo in me sempre di più
io sono quello che aveva il Mocambo, un piccolo bar
sempre stato ignorante ma sono un bell'uomo e poi…
so anche trattare sono sempre elegante e tu che hai studiato
disprezzi il mio mondo e anche me
e mi guardi adesso con la fredda ironia
mentre mi sto insegnando e tento una via
e amara sei sempre di più
...
Oggi il Curatore mi ha offerto un caffè
era megilo di quello fatto da me
e lui ha sorriso mi ha visto che ero un pò giù
e si è chiuso in sé sempre di più.

BLUE HAWAYS
(3:37) (Paolo Conte) - © 1981


Cercavo una donna
e ho trovato la commedia
era da finire in braccio
alle chitarre hawaiane
che hanno cullato
milioni di persone
per tanti anni.

Il mio viso si intontiva
davanti al tuo parlare difficile
c’era da indossare subito
una camicia hawaiana
e sventolare contento
davanti a un cielo primitivo

Blue Haway
a dream in a dream
just Haway
cream in cream
Haway Haway blue and…
far away…

Sì, tu parlavi difficile
come fa l’Europa quando piove
e si rintana a dipingere
le isole del sogno
io non sapevo risponderti
perché ascoltavo la pioggia.

Blue Haway
a dream in a dream
just Haway
cream in cream
Haway Haway blue and…
far away…

DAL LOGGIONE
(4:19) (Paolo Conte) - © 1979


Lampi
fuori nel buio temporale
e lampi
qui nel Teatro Comunale
lampi
sulle signore ingioiellate
e lampi
su legni e trombe lucidate...

Io, che sono qui per rivederti,
io, che sono qui per ritrovarti,
io, che sono qui per adorarti,
io, che non so un tubo di concerti...

Viva la musica che ti va
fin dentro all'anima che ti va...
penso di credere che finirò
sempre di vivere di te
parapunzipunzipunzipum,
parapunzipunzipunzipum ...

Sul dal loggione io ti osservo
bella
che tuo marito ne è superbo...
forse
forse tu vuoi che io ci sia
e aspetti
di avere un lampo di follia...
ma già
le luci sfumano nell'ombra
ecco
ti sei voltata, o almeno sembra...
ma ora
il buio cala e non rimane
altro
che l'incantesimo sublime.

E allora ...
viva la musica che ti va
fin dentro all'anima che ti va...
penso di credere che finirò
sempre di vivere di te
parapunzipunzipunzipum,
parapunzipunzipunzipum ...

LO ZIO
(4:42) (Paolo Conte) - © 1982


Shoe shiner, shoe shiner, shoe shiner,
Come back to my Chinatown
I sing for you, shoe shiner
I show a memory´s clown
I show a memory´s clown

Shoe shiner, shoe shiner…
Come back to my Chinatown
I sing for you, shoe shiner…
Chinatown, Chinatown!
Guardando a orecchio si vede Shangaj
in fondo ai viali di Vienna
e la sua sagoma si accenna
inconfondibile in mezzo al via-vai…
…Tuo zio ti aspetta, raggiungilo
quando ti guarda decifralo:
è tutto cinema, cinema, cinema
ah, come back to my old Chinatown…
Ah, zio, zio, com´è, com´è
spiega a vita, spiega com´è
ah, zio, zio, com´è, com´è
spiegami biene, spiega perché
e piano piano si strotola
di questo film la pellicola
ah, zio, zio…
Come back to my Chinatown…

Ecco Duke Ellingtooon, grade boxeur
tutto vantagli e silenzi…
…Ridi, selvaggio, ridi, ridi
tra i gelsomini dell´Africa buia…
solo il nipote capisce lo zio
non c´è bisogno di diterlo,
sciuscià, ti meriti un dollaro,
Ah! Come back to my old Chinatown

Ah, zio, zio, com´è, com´è
spiega  la vita, spiega  perché
ah, zio, zio com´è, com´è
spiegami tutto, sppiega cos´è
e intanto tutto si srotola
come di un film la pellicola…
Ah! Zio, zio!…
………

LA FISARMONICA DI STRADELLA
(3:12) (Paolo Conte) - © 1974


Cos'è la pianura padana
dalle sei in avanti,
una nebbia che sembra
di essere dentro a un bicchiere
di acqua e anice eh già
l'ha detto anche oggi la radio ed è vero
è l'una passata e nell'auto
mi sembra di essere solo 
perché tu non parli con me.
Ti sei addormentata
non appena tu sei salita
dopo il ballo domenica
sera è sempre così
e mi tocca
riportarti
fino a casa e i chilometri
sono più lunghi perché
è grigia la strada ed è grigia la luce
e Broni, Casteggio,
Voghera son grigie anche loro
c'è solo un semaforo rosso quassù
nel cuore, nel cuor di Stradella
che è quella città dove tutte
le armoniche di questa pianura
sono nate e qualcuno le suona così.
Il motore è al minimo e sento
passare nell'aria quel suono
ti guardo che dormi
mi sembri diversa
ma tanto diversa lo so
al dolce suono della
fisarmonica di Stradella
tu mi sembri ancora più bella
di quello che sei
e mi piace
trasportarti
nella notte
per tutta la notte,
così questa notte
e per sempre così.

NORD
(3:03) (Paolo Conte) - © 1982


Può darsi a un ristorante si starà…
com gli occhi intorno cerchi… non si sa…
fa niente, tanto è un gioco che si fa
stando soli, stanchi e forestiere, ma
guardando fuor un paesaggio avrai
e laggiù montagne languide, vedrai
e sempre te ne invaghirai,
grande amore e ancora tu le vorrai…

Nord, nord, mord
mille e una notte laggiù…
luna nel viaggio
tra le aquile…
 
…Complesso è questo aroma che há il caffè,
opaco e scintillante… ma ormai in te
tostat è tutta l´Africa e gli dei
si divertono e ridono in fondo,
in fondo agli occhi di lei…

Ad angoli e a spigoli sarà
voluta e constuita ogni città
e quadrata ogni nuvola sarà
e il cielo cupo l´ansia degli abissi avrà…
…e piò darsi a un ristorante si starà…
com gli occhi intorno cerchi… non si sa…
fa niente, questo è un giocco che fan gli dei
e si divertono, e ridono in fondo,
in fondo agli occhi di lei…

LA TOPOLINO AMARANTO
(2:45) (Paolo Conte) - © 1975


Oggi la benzina è rincarata
è l’estate del quarentasei
un litro vale un chilo d’insalata,
ma chi ci rinuncia? A piedi chi va? L’auto: che comodità!

Sulla Toppolino amaranto…
su, siedimi accanto, che adesso si va.
Se le lascio sciolta on po’la briglia
mi sembra un’Aprilia e rivali non ha.
E stringe i denti la bionda
si sente una fionda e abbozza un sorriso con la fifa che c’è in lei
ma sulla Topolino amaranto
si sta ch’è un incanto nel quarentasei…

Bionda, non guardar dal finestrino
che c’è un paesaggio che non va:
è appena finito il temporale e sei case su dieci sono andate giù;
meglio che tu apri la capotte e con i tuoi occhioni guardi in su
béviti sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi.
…
Sulla Topolino amaranto…
…
Topolino…Topolinno…

VIA CON ME
(2:47) (Paolo Conte) - © 1981


Via, via, vieni via di qui,
niente più ti lega a questi luoghi,
neanche questi fiori azzurri...
via, via, neanche questo tempo grigio
pieno di musiche
e di uomini che ti sono piaciuti...

It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
good luck my babe,
it's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
I dream of you...
chips, chips, du-du-du-du-du

Via, via, vieni via con me,
entra in questo amore buio,
non perderti per niente al mondo...
via, via, non perderti per niente al mondo
lo spettacolo d'arte varia
di uno innamorato di te...

It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful...

Via, via, vieni via con me,
entra in questo amore buio,
pieno di uomini...
via, entra e fatti un bagno caldo,
c'è un accappatoio azzurro,
fuori piove un mondo freddo...


It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful...